Nel mese di agosto 2019 la Banca Centrale Europea (BCE) ha pubblicato una relazione sull’impegno temporale dichiarato dagli amministratori non esecutivi delle banche in Europa in relazione alla propria funzione (documento integrale).
In particolare, le preoccupazioni ricorrenti emerse riguardano l’elevato numero di mandati, l’elevato impegno temporale complessivo e lo scarso impegno di tempo per il ruolo.
Le politiche adottate dalla BCE per la valutazione dell’impegno temporale, da effettuarsi in termini sia quantitativi sia qualitativi, sono riassunte nella Guida alla verifica dei requisiti di professionalità e onorabilità (Guide to fit and proper assessments).
Ogni valutazione deve essere effettuata caso per caso tenendo conto del principio di proporzionalità, da applicare sia all’ente ed alle sua attività sia alla specifica posizione dell’amministratore non esecutivo.
È emerso, infatti, che uno dei fattori che influenza maggiormente l’impegno temporale degli amministratori non esecutivi è la dimensione dell’entità vigilata, da considerare unitamente alla complessità del modello di business adottato.
È importante tenere in considerazione anche il livello di responsabilità attribuita all’amministratore non esecutivo all’interno del consiglio di amministrazione. L’appartenenza ad uno o più comitati consiliari richiede un impegno ulteriore, circa il doppio del tempo, per la preparazione ed il follow-up, ma la ricerca ha inaspettatamente evidenziato un impegno temporale pressoché identico nel caso di appartenenza a comitati di rischio o di revisione rispetto ad altri comitati consiliari come, per esempio, il comitato per le nomine o per la remunerazione.
Tale fattore si ricollega inevitabilmente al tempo necessario per la preparazione e la partecipazione alle riunioni, che rappresenta la parte più significativa del tempo impiegato da un amministratore non esecutivo per svolgere il suo ruolo e, pertanto, la valutazione dell’impegno temporale deve essere rapportata al numero di riunioni del consiglio di amministrazione a cui questo deve partecipare.
Da ultimo, ma non per importanza, la valutazione qualitativa dell’impegno temporale non può prescindere dal numero totale di incarichi di amministratore in capo al medesimo soggetto e, di conseguenza, dall’impegno temporale totale dichiarato per tutte le cariche direttive ricoperte, in quanto ogni carica di amministratore richiede tempo e attenzione.
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