In data 24 dicembre 2020 Banca d’Italia ha posto in pubblica consultazione le proposte di revisione alle disposizioni della Banca d’Italia in materia di governo societario delle banche e dei gruppi bancari contenute nella Circolare n. 285/2013, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 1 (documento integrale).
La consultazione si rivolge alle banche e gruppi bancari destinatari delle regole della Banca d’Italia di attuazione della CRD, alle imprese di investimento e alle società di gestione del risparmio destinatarie di alcune disposizioni in materia di governo societario della Circolare n. 285/2013 in forza dei rinvii contenuti, rispettivamente, agli artt. 14 e 15 e agli artt. 37, 38 e 44 del Regolamento della Banca d’Italia di attuazione del TUF del 5 dicembre 2019, nonché alle associazioni di categoria e ad ogni altro soggetto o organizzazione che possa avervi interesse.
Tra le principali modifiche proposte, si segnala la revisione delle categorie entro le quali sono raggruppate le banche (banche di maggiori dimensioni e complessità operativa, banche intermedie e banche di minori dimensioni o complessità operativa) tramite l’innalzamento da 3,5 a 5 miliardi di euro della soglia dell’attivo di bilancio al di sotto della quale si individuano le “banche di minori dimensioni o complessità operativa”, nonché l’introduzione di una “quota di genere” relativa alla presenza del genere meno rappresentato negli organi di amministrazione e controllo tramite la previsione di un numero pari ad almeno un terzo dei componenti appartenga al genere meno rappresentato.
Si evidenzia poi l’estensione delle attribuzioni dell’organo con funzione di supervisione strategica non delegabili, nonché l’introduzione di una esemplificazione dei principali regolamenti interni che l’organo con funzione di supervisione strategica è tenuto ad adottare. Con riferimento agli amministratori indipendenti viene proposta l’introduzione dell’obbligo di dotarsi di un regolamento interno che definisca le modalità con cui favorire il confronto tra gli stessi e che, in ogni caso, preveda che essi si riuniscano, in assenza degli altri amministratori, con cadenza almeno annuale.
In merito alla definizione delle strategie aziendali, invece, si propone che nella loro elaborazione sia tenuto conto dei profili che si sono rivelati di significativa importanza nei recenti sviluppi dei modelli operativi delle banche e, più in generale, del contesto di mercato, quali l’offerta di servizi finanziari ad alta intensità tecnologica (cd. Fintech) e l’integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance (cd. ESG oppure politiche di funding).
Ulteriori aspetti interessati dalla consultazione riguardano poi gli standard etici, il presidente del comitato rischi, la politica della gestione del dialogo da parte degli amministratori con gli azionisti ed i poteri dei componenti del comitato per il controllo sulla gestione.
Infine, in merito al recepimento della disciplina sulle operazioni con parti correlate contenuta nella CRD V, Banca d’Italia anticipa che con l’atto di emanazione delle presenti disposizioni verrà introdotto l’obbligo per le banche di adeguarsi a quanto previsto dall’art. 88, par. 1, CRD che prevede l’obbligo di documentare e comunicare all’autorità di vigilanza, se richieste, le informazioni relative ai finanziamenti concessi ai componenti dell’organo di gestione e alle loro parti correlate, nonché una definizione di parte correlata.
La consultazione rimarrà aperta fino al 22 febbraio 2021.
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