In data 31 maggio 2022 l’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) ha comunicato (documento integrale) che, al fine di intercettare tempestivamente i fattori che potrebbero ostacolare la ripresa economica, con particolare attenzione alla fase di accesso alle misure previste nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e all’improprio utilizzo dei fondi messi a disposizione, è disponibile un nuovo fenomeno, PN1 – Anomalie connesse all’attuazione del PNRR, che i segnalanti utilizzano per consentire la pronta rilevazione delle segnalazioni in cui siano stati ravvisati i profili di anomalia descritti nella Comunicazione UIF dell’11 aprile 2022 (documento integrale).
Si ricorda, infatti, che in quest’ultima comunicazione l’allegato 2 reca le “indicazioni per la prevenzione dei rischi connessi all’attuazione del PNRR”.
Infatti, fini della prevenzione dei rischi di infiltrazione criminale nell’impiego dei fondi rivenienti dal PNRR, occorre valorizzare l’adempimento degli obblighi antiriciclaggio per consentire la tempestiva individuazione di eventuali sospetti di sviamento delle risorse rispetto all’obiettivo per cui sono state stanziate.
Il comparto pubblico riveste un ruolo chiave nella gestione dei fondi pertanto è necessario innalzare l’apporto in termini collaborazione attiva antiriciclaggio. A tale scopo ciascuna pubblica amministrazione è tenuta a individuare il c.d. gestore, incaricato di vagliare le informazioni disponibili su ciascun intervento rientrante nel piano e di valutare l’eventuale ricorrenza di sospetti da comunicare alla UIF.
Infine, con riferimento al coinvolgimento di intermediari bancari e finanziari e dei professionisti, nell’ambito delle attività di assistenza, supporto e consulenza prestate per agevolare l’accesso ai fondi, oltre a considerare i vigenti indicatori e schemi di anomalia ove rilevanti per l’operatività svolta, essi valutano con attenzione la coerenza tra il profilo del soggetto che intende accedere ai predetti fondi, il settore economico di appartenenza e gli interventi che dovranno essere realizzati in attuazione del PNRR (es. reticenza nel fornire informazioni, offerta in pegno di beni di incerta provenienza, se l’ente è caratterizzato da assetti proprietari, manageriali e di controllo artificiosamente complessi ovvero opachi, controllare eventuali flussi finanziari in favore di PEP).
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