Nella Gazzetta Ufficiale n. 38 del 14 febbraio 2019 è stato pubblicato il Decreto Legislativo n. 14 del 12 gennaio 2019 contenente il nuovo “Codice della crisi d\’impresa e dell\’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155”, il quale era stato approvato in data 10 gennaio 2019 dal Consiglio dei Ministri (documento integrale).
Tra le novità principali ricordiamo l’introduzione di procedure di allerta, volte al rapido rilevamento degli indizi di crisi dell’impresa, le quali attribuiscono nuovi obblighi di segnalazione in capo agli organi di controllo societari, nonché, nel caso di deterioramento della posizione creditizia del cliente, alle banche ed agli intermediari finanziari ex art. 106 TUB che dovranno comunicarlo agli organi di controllo societari, se esistenti.
Si segnala, inoltre, l’esclusione dall\’applicazione degli strumenti di allerta di numerosi soggetti che operano nel mondo finanziario, tra cui banche, intermediari ex art. 106 TUB, SIM, SGR, società di investimento, fondi comuni di investimento, imprese di assicurazione, IP e IMEL.
Le imprese escluse sono comunque ammesse a godere delle misure premiali, se l\’iniziativa del debitore volta a prevenire l\’aggravarsi della crisi è tempestiva, ossia se la domanda di accesso ad una delle procedure di regolazione della crisi o dell\’insolvenza è proposta entro determinati termini ex art. 24 del nuovo Codice.
Un’altra importante novità da segnalare riguarda le società a responsabilità limitata che si troveranno a dover ridisegnare i propri assetti organizzativi in quanto, tramite la modifica dell’art. 2477 c.c., vengono ampliate le ipotesi di nomina obbligatoria degli organi di controllo interno e dei revisori al superamento per due esercizi consecutivi di almeno uno dei seguenti limiti: totale dell\’attivo dello stato patrimoniale pari a 2 milioni di euro; ricavi delle vendite e delle prestazioni pari a 2 milioni di euro; n. 10 dipendenti occupati in media durante l\’esercizio.
Alla luce di ciò le imprese, anche medio-piccole, sono chiamate ad aggiornare e rafforzare i propri modelli di governance ed i sistemi di controlli interni.
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