Il tema della sostenibilità nel settore finanziario continua ad essere tra gli argomento di spicco in questi primi mesi del 2021.
In seguito al richiamo di attenzione di Consob n. 3/21 del 4 marzo 2021 sul tema “Obblighi informativi in materia di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari”, anche Banca d’Italia ha pubblicato in data 17 marzo 2021 una comunicazione dal titolo “Obblighi di informazione sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari” (documento integrale).
Con la suddetta comunicazione Banca d’Italia ha ricordato l’applicabilità del Regolamento (UE) 2019/2088 relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (cd. SFDR o Regolamento Disclosure) a partire dal 10 marzo 2021. In particolare, anche tale Autorità condivide l’impostazione delle Autorità di Vigilanza Europee (EBA, ESMA ed EIOPA—cd. ESAs), divulgata con la dichiarazione congiunta del 25 febbraio 2021, di avviare sin da subito il processo di adeguamento alla bozza di norme tecniche di regolamentazione pubblicate dalle stesse autorità in data 4 febbraio 2021 (cd. Regulatory Technical Standards—RTS) al fine di armonizzare contenuti, metodologie e modalità di presentazione delle informazioni richieste dal Regolamento Disclosure. Gli operatori del mercato devono, pertanto, adeguarsi gradualmente alle nuove disposizioni, tenendo presente che le stesse potrebbero subire modifiche nel corso della loro adozione ufficiale.
Rimanendo sul tema, si evidenzia che sempre in data 17 marzo 2021 le ESAs hanno posto in pubblica consultazione il documento contenente la bozza di norme tecniche di regolamentazione (RTS) relative al contenuto e alla presentazione delle informazioni sulla sostenibilità ai sensi degli artt. 8, par. 4, 9, par. 6, e 11, par. 5, del Regolamento (UE) 2019/2088 (documento integrale). Tali articoli sono stati, infatti, modificati dal Regolamento (UE) 2020/852, ossia il Regolamento sulla tassonomia delle attività sostenibili (cd. Taxonomy Regulation), allo scopo di introdurre ulteriori obblighi di disclosure nelle informative precontrattuali e nelle relazioni periodiche.
La proposta delle ESAs si basa du due elementi: i) una rappresentazione grafica dell’allineamento tassonomico degli investimenti del prodotto finanziario e un calcolo dell’indicatore di performance chiave per tale allineamento; e ii) una dichiarazione che le attività finanziate dal prodotto, qualificate come ambientalmente sostenibili, sono conformi ai criteri dettagliati del regolamento sulla tassonomia.
Al fine di evitare che le disposizioni contenute nel suddetto documento in consultazione si sovrappongano o duplichino quanto disposto dal precedente progetto di RTS delle stesse ESAs pubblicato nel mese di febbraio 2021, le autorità hanno deciso di modificare quest’ultimo piuttosto che creare un nuovo set di regole per ridurre la complessità di un settore già di per sé intricato. Pertanto, le ESAs hanno allegato al documento in consultazione, a scopo meramente illustrativo, una bozza di RTS modificati.
Tra le altre cose, si evidenzia che vengono modificati i modelli con cui fornire le informazioni precontrattuali e periodiche proposti nel progetto di RTS di febbraio u.s., tramite l’inserimento di una nuova sezione che include le informazioni richieste dal Regolamento sulla tassonomia.
La consultazione sarà aperta fino al 12 maggio 2021 e si evidenzia che gli ulteriori obblighi di disclosure saranno applicabili a partire, in via generale, dal 1° gennaio 2022 e, a seconda dei diversi obiettivi ambientali, dal il 1° gennaio 2023.
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