Particolare attenzione ai controlli in materia antiriciclaggio è stata posta da Banca d’Italia nel corso dell’anno.
Già in passato la stessa Autorità era intervenuta con misure sanzionatorie (documento integrale), che nell’ultimo periodo si sono inasprite. A tale riguardo infatti in un caso sono state irrogate sanzioni amministrative pecuniarie in ordine a “carenze nell’organizzazione e nei controlli nel settore dell’antiriciclaggio nonché nell’adeguata verifica e nella tenuta dell’AUI” (documento integrale), e in un altro caso, invece, è stata sanzionata la carenza nella tenuta dell’Archivio Unico Informatico (documento integrale).
È necessario, dunque, che ogni intermediario adotti adeguate procedure di controllo, affidandosi alle funzioni interne di antiriciclaggio e di internal audit oppure a consulenti esterni.
In questo ambito Eddystone ha disegnato e sviluppato alcuni applicativi informatici utili agli intermediari per adempiere in modo adeguato ai vari obblighi prescritti dalla normativa antiriciclaggio, e al contempo per rafforzare i presidi di controllo interno degli intermediari finanziari.
Per quanto riguarda la tenuta dell’Archivio Unico Informatico , il quale deve assicurare la completezza, l\’immediatezza delle informazioni e la loro conservazione, Eddystone ha sviluppato un nuovo diagnostico informatico denominato ATENA (Analisi TENuta Archivio unico informatico) conforme al nuovo tracciato dell’AUI, che con oltre 100 queries permette di verificare la coerenza e la congruità di registrazione dell’archivio.
Inoltre, visto che “prevenire è meglio che curare”, potrebbe essere utile simulare una eventuale visita ispettiva da parte delle autorità di vigilanza in modo da non essere colti impreparati.
Tale attività di simulazione dovrà ovviamente essere svolta da un soggetto competente in materia sulla base di uno specifico mandato.
Per la buona riuscita dell’operazione sarà necessario l’effetto sorpresa e la velocità nell’esecuzione, mantenendo quella severità che caratterizza tale tipo di ispezioni.
Di seguito si riporta un esempio delle informazioni che potrebbero essere richieste nel corso di una verifica antiriciclaggio:
-l’elenco dei clienti con il relativo rischio antiriciclaggio attribuito;
-il manuale per l’utilizzo dell’AUI;
-la certificazione di conformità dello stesso;
-il piano delle verifiche della funzione AML;
-le verifiche svolte dalla medesima funzione;
-le procedure aziendali adottare;
-la descrizione delle modalità di alimentazione dell’AUI;
-la documentazione per l’adeguata verifica su un campione di clientela;
-un’estrazione del file campione.txt dell’AUI relativo ad un determinato lasso temporale.
Grazie all’esperienza maturata nel tempo assistendo gli intermediari nel corso di tali ispezioni, Eddystone propone, dunque, una due diligence preventiva, effettuata simulando in tutto e per tutto i contenuti di una vera indagine, allo scopo di mettere in condizione gli intermediari di capire i propri punti di forza o di debolezza e di porre in essere eventuali misure correttive.
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