La Commissione Finanze della Camera sta valutando la proposta di emendamento, da inserire nella Legge di Bilancio 2018, per favorire lo sviluppo del Fintech italiano.
La proposta di legge è il risultato delle audizioni portate avanti dalla Commissione Finanze della Camera dei Deputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’impatto delle nuove tecnologie nel settore della finanza (link al sito).
Con il termine Fintech, si fa riferimento alle applicazioni tecnologiche nell’offerta di servizi finanziari in grado di stravolgere l’attività degli intermediari.
Al momento le attività Fintech riguardano settori innovativi quali il prestito collettivo (lending-based crowdfunding), i servizi automatizzati di investimento (robo-advisor) e di aiuto alla clientela (chatbox).
Tra gli esempi di Fintech si ricordano le piattaforme di peer-to-peer lending e di crowdfunding, le ICO (Initial coin offering) che consento alle startup un accesso al mercato dei capitali diretto e a basso costo e le piattaforme di invoice trading che permettono alle aziende di aumentare il capitale circolante.
La Banca d\’Italia ha creato il Canale FinTech, con l’obiettivo di aprire un canale di dialogo con gli operatori FinTech. Nella pagina sono pubblicati informazioni e documenti utili a seguire gli sviluppi del quadro di riferimento regolamentare, a livello nazionale e internazionale (link).
Nell’attuale quadro giuridico non è agevole ricondurre i nuovi servizi Fintech alle disposizioni vigenti. Il quadro legislativo attuale fa riferimento alle attività di tipo tradizionale; ciò genera difficoltà nel comprendere se e in che misura i servizi innovativi si inscrivono nel perimetro di quelli regolamentati
È emblematico il caso del lending-based crowdfunding, ossia le operazioni di prestito tra privati svolte attraverso portali telematici. Il regime normativo ad esse applicabile non è definibile a priori, ma dipende dalla specifica modalità operativa, che dovrà svilupparsi nel rispetto delle riserve di attività interessate.
Quando si parla di Fintech, non bisogna concentrarci solo sulle startup tecnologiche, ma soprattutto su tutte quelle nuove soluzioni che consentono di portare la finanza alle imprese innovative. In questa direzione si muove la proposta di legge che permetta di creare un ambiente in cui coesistano regulators e operatori finanziari per lo sviluppo del settore e per l’attrattività di aziende nel paese, assicurando la tutela della clientela e la fiducia nel sistema finanziario.
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